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I vari tipi di piastrella: vediamo alcune soluzioni sul mercato
Come probabilmente molti sapranno le piastrelle sono disponibili si in uno svariato numero di forme e colori, ma anche in specifici generi che andremo ad analizzare.
Una delle più comuni è la piastrella detta a monocottura, un tipo di piastrella ricoperta di smalto, cotta in forno solo una volta, processo in cui al materiale originale viene aggiunto lo smalto e fatto cuocere tutto assieme.
Questo tipo di piastrella va molto bene per i pavimenti delle case, si abiti a Torino o Copenaghen (precisiamo che sono solo esempi).
Segue la piastrella detta a bicottura, a differenza della precedente, questa viene messa in forno due volte, una per far cuocere il materiale originale e la seconda volta per fissare lo smalto. Questo tipo di piastrella è più pregiato e delicato di quella precedente, pertanto si usa principalmente per rivestire.
Esistono le piastrelle in pasta rossa e bianca che vengono usate principalmente per il tipo in bicottura, quelle di pasta bianca sono qualitativamente superiori a quelle di pasta rossa.
Abbiamo poi la piastrella in maiolica, che è caratteristica dell’Italia, quindi a Torino è facilmente rintracciabile nei negozi di arredo bagno. Per le sua caratteristiche intrinseche tale piastrella è sconsigliata per le pavimentazioni.
Abbiamo poi le piastrelle in gres rosso, queste non vengono smaltate, il materiale originale è rosso e venivano principalmente usate nei balconi o nei garage. Oggigiorno non vengono praticamente più usate.
Una piastrella recente
Un tipo di piastrella più recente è il gres effetto porcellana chiamato anche gres porcellanato, il materiale originale usato per questo genere di piastrella può essere chiaro oppure avere dei colori. Questo genere di piastrella pur essendo più recente sta prendendo piede nelle citta italiane come Torino ad esempio, particolarmente per via delle sue proprietà, ovvero grande resistenza all’acqua e resistenza generale. Questo tipo di piastrella può essere colorata oppure no a piacimento, idem per quanto riguarda lo smalto.
Oltre alla sua principale lavorazione, se ne possono fare di ulteriori, parecchio comune nei casi che riguardano principalmente l’estetica.
Altro tipo di piastrella è quella di cotto di colore rosso, senza smalto e viene creata tramite un processo chiamato estrusione.
Per ultimo abbiamo il genere chiamato terzo e quarto fuoco, questa è una piastrella decorata a strati e per ottenere questo effetto la piastrella deve essere messa in forno e fatta cuocere più volte (appunto tre o quattro) per via degli strati.
Come abbiamo già detto nei negozi di arredo bagno di grandi città come Torino potrete vedere questi diversi tipi di piastrelle e trovare quale è più adatta per la vostra casa.
Piastrelle in pietra ricostruita
Piastrelle in pietra ricostruita: ideali non solo per gli esterni, ma soprattutto per un ambiente interno, in cui è possibile spezzare la continuità di uno stile eccessivamente elegante
Solo da alcuni anni, quando si parla di pavimentazioni e rivestimento, si fa riferimento anche ad un tipo di materiale che era molto noto già in antichità ma che solo da qualche tempo ha preso piega anche da un punto di vista più commerciale e moderno: basti pensare che molti secoli addietro, infatti, l’uomo era solito utilizzare tutto ciò che aveva a sua disposizione per la costruzione e l’innalzamento degli edifici, a partire dalle prime casette in paglia e legno, fino all’uso della più recente e resistente pietra o mattone.
Un tempo, infatti, si era soliti impiegare prodotti facilmente reperibili in natura, come pietre o mattoni che, combinati ad altri elementi, rappresentavano una delle modalità più diffuse per la costruzione degli edifici e delle case. Oggi, per i più svariati motivi, non si utilizzano più le risorse naturali, ma spesso si fa riferimento a tipologie di piastrelle che – a Torino come in molte altre città italiane del nord, anche se di provenienza soprattutto delle zone rurali del sud – sono composte con materiali più economici e moderni e che somigliano, però, in tutto e per tutto almeno dal punto di vista estetico, alla pietra ricostruita.
Le piastrelle in pietra ricostruita hanno l’obiettivo, quindi, di emulare l’uso di mattoni o pietre naturali, sebbene comporti, il suo uso, una serie di vantaggi sostanziali: sia dal punto di vista della resistenza, sia dal punto di vista della facile reperibilità, senza dimenticare un terzo aspetto importantissimo che è quello dell’economicità.
Oggi siamo soliti utilizzare le piastrelle ed i rivestimenti in pietra ricostruita, che è sostanzialmente un mix di materiali leggeri, una miscela ottenuta da stampi che vengono prodotti a partire da pietre originali naturali: per rendere il più naturale e perfetto possibile il risultato, si utilizzano diverse tipologie di cemento e pigmenti a base si ossido che hanno lo scopo di rendere le venature e le trame identiche alle pietre originali. Il tutto, però, con una caratteristica positiva in più, che spesso non è tipica delle pietre naturali: la resistenza di queste pietre, che ben si sposano con le esigenze di praticità a cui si fa riferimento nella vita quotidiana.
Le pietre ricostruite, quindi, sono del tutto simili alle originali, ma rispetto ad esse sono più economiche, e sono inesauribili, in quanto si possono ottenere in maniera artificiale attraverso l’uso di stampi che imitano alla perfezione le pietre naturali.
Ciò che si ottiene da queste lavorazioni è un effetto estetico altamente gradevole anche per quel che riguarda eventuali rivestimenti murari in pietra: una parete in pietra ricostruita, infatti, si adatta facilmente ed abilmente a diversi stili ed ambienti, rendendo quindi unico ogni contesto.
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